La pratica, che sta avendo grande risonanza sul web, è nota come darkshawering. Letteralmente, fare la doccia a luce spenta. E fa davvero bene al colpo e alla mente.
Il nuovo trend, promosso da specialisti del wellness e da influencer, consiste nel fare la doccia al buio. Una pratica che fa storcere il nato a molti esperti ma che entusiasma tutti coloro che l’hanno provata. La novità non nasce da una ricerca scientifica o dalla riattualizzazione di un’antica pratica olistica.

Tante persone, senza bisogno di una giustificazione accademica o sociale, nel loro quotidiano hanno cominciato a farsi la doccia al buio. Poi la pratica è stata raccontata e trasformata in un trend dai social network. Tantissimi giovani utenti di TikTok e Instagram hanno in pratica iniziato a raccontare quanto era bello e rilassante fare la doccia al buio. Dopodiché sono arrivati alcuni esperti che hanno confermato come tale esperienza possa offrire benefici concreti.
Da molti mesi l’hashtag #darkshowering è dunque di dominio pubblico. Ed è così che un’abitudine finora personale si è trasformata in una tendenza globale. La pratica si è diffusa a gran velocità negli Stati Uniti e nel Regno Unito, per poi arrivare pure da noi in Europa. Per molti è solo una moda o una nuova tendenza estetica da social. Per altri, invece, è un interessante rituale di benessere, un modo per disconnettersi dalla frenesia quotidiana.
Fare la doccia al buio: i benefici reali oltre il trend
Ma davvero il darkshowering aiuta a rilassarsi, a ridurre lo stress e migliorare il sonno? Il buio è una dimensione cui l’essere umano si adatta molto meglio che alla luce, specie quella artificiale.

Diversi studi hanno dimostrato che il buio invia segnali al cervello che abbassano i livelli di cortisolo e favoriscono la produzione di melatonina. Quindi è vero che il cervello associa l’assenza di luce al riposo, alla quiete. Inoltre, l’assenza di luci permette al pensiero di sperimentare una sensazione di calma.
Senza stimoli visivi, come succede durante la meditazione, l’attenzione si concentra sulle sensazioni tattili e sonore: il rumore dell’acqua, il calore sulla pelle. Ed ecco come la doccia al buio può diventare una pratica di relax e di mindfulness.
Anche se non ci sono ancora articoli accademici o studi che parlino direttamente della doccia al buio come terapia o pratica codificata, i principi su cui si basa tale trend, sono ben documentati dalla ricerca scientifica. Ecco perché il darkshowering è qualcosa di più di una semplice moda: è un rituale che si basa su basi psicologiche e fisiologiche plausibili.





