Semafori 2026: dovrai capire se sono dotati di T-Red, rischi grosso se…

Semafori 2026, occhio alle multe stradali nel nuovo anno durante giallo e rosso: cosa accade se sono dotati di T-Red

semafori 2026
Semaforo T-Red 2026, cosa sono e a cosa fare attenzione – Riscattonazionale.it

Negli ultimi anni il tema dei controlli stradali è diventato sempre più centrale nel dibattito sulla sicurezza urbana. E con l’avvicinarsi del 2026 l’attenzione degli automobilisti dovrà concentrarsi in particolare sui semafori dotati di T-Red, nonché sistemi automatici di rilevamento delle infrazioni che, se non compresi a fondo, possono tradursi in sanzioni pesanti, perdita di punti e multe difficili da digerire. Meglio prepararsi, dunque, senza farsi trovare impreparati nel nuovo anno rischiando di pagare cifre che sarebbero state destinato ad altro.

Il T-Red, per chi ancora non lo sapesse, è un sistema di controllo a duplice telecamera progettato per rilevare il passaggio con il semaforo rosso. Una videocamera a colori riprende l’incrocio e lo stato del semaforo, mentre una seconda, a infrarossi, si concentra sulla targa del veicolo. Quando la luce diventa gialla o rossa, il sistema entra in funzione e, se l’auto oltrepassa la linea di arresto, scatta una sequenza di immagini ad altissima frequenza.

Semafori 2026, differenza con T-Red e senza

T-Red semafori
Semafoto T-Red, come funziona e quando si annullano le multe – Riscattonazionale.it

Non è un automatismo cieco: le immagini vengono selezionate dal software e poi verificate da un operatore della polizia locale. Solo dopo questo controllo umano parte la multa. Ed è proprio qui che molti restano sorpresi: il sistema non punisce solo chi attraversa l’incrocio, ma anche chi supera la linea di stop, pur fermandosi subito dopo.

Un errore comune è pensare che ogni semaforo nasconda una telecamera pronta a colpire. In realtà non tutti gli incroci sono dotati di T-Red. L’installazione spetta agli enti locali, che scelgono punti considerati particolarmente pericolosi o già teatro di incidenti significativi. Questo aspetto è fondamentale anche sul piano legale: il T-Red non dovrebbe essere percepito come uno strumento “per fare cassa”, ma come un mezzo di prevenzione. Se manca questa logica di sicurezza, la sanzione può diventare contestabile.

Multa stradale semaforo T-Red, quando diventano nulle

Qui il discorso si fa più interessante, e anche più utile per chi guida ogni giorno. Non tutte le multe T-Red sono automaticamente legittime. Esistono requisiti precisi che devono essere rispettati.

Prima di tutto, il semaforo deve essere perfettamente visibile e la linea di arresto ben tracciata. Ma c’è un altro dettaglio cruciale: la durata del giallo. Secondo la normativa e diverse pronunce, tra cui una sentenza del 2022 e precedenti indicazioni ministeriali, su strade con limite di 50 km/h il giallo non può durare meno di 3 secondi. Se è più breve, la sanzione può essere messa in discussione.

Inoltre l’automobilista ha sempre il diritto di visionare foto e video. Questo è particolarmente importante nei casi di passaggio con il giallo, quando fermarsi bruscamente avrebbe comportato un rischio. Se le immagini non dimostrano chiaramente l’infrazione, la multa perde forza.

Un altro punto spesso ignorato inoltre riguarda i cartelli di segnalazione. La presenza del controllo deve essere indicata con segnali ben visibili, posizionati a 80–100 metri dal punto di rilevamento. È una tutela per la privacy e per il conducente, non un optional. Allo stesso modo, la mancanza di documentazione fotografica o video completa può rendere la sanzione contestabile. Non basta una foto sfocata o incompleta: l’infrazione deve essere chiara, inequivocabile. Tutte informazioni preziose da sapere in vista del nuovo anno solare.

Resta sempre aggiornato sulle ultime novità.
Gestione cookie